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Educazione Finanziaria e Alfabetizzazione Gestionale per Operatori ICH


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Obiettivi

ObiettiviClicca per leggere  

  • Avvicinarsi all’alfabetizzazione gestionale dal punto di vista EntreComp: Saper formulare riferimenti specifici a competenze e sotto competenze EntreComp utili all’alfabetizzazione finanziaria.
  • Verificare i propri progressi nell’alfabetizzazione digitale: L’unità illustra un modulo progressivo composto da otto livelli che può essere utilizzato per determinare il proprio livello di competenza su una determinate competenza. 
  • Sfruttare nuovi strumenti, tecniche e metodologie per la gestione strategica: Il modulo presenta quadri operativi cosolidati per la gestione di attività nel settore ICH.
Educazione Finanziaria e Alfabetizzazione Gestionale

Educazione Finanziaria e Alfabetizzazione Gestionale: Note IntroduttiveClicca per leggere  

Il tema dell’educazione finanziaria è fondamentale e oggetto di svariati dibattiti. Tutte le organizzazioni internazionali importanti sono molto proattive nel fornire formazione in questo ambito.

La Banca Mondiale, l’OECD, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, le Nazioni Unite, hanno tutte creato il proprio programma volto al miglioramento dell’educazione finanziaria – con particolare interesse per le comunità svantaggiate e marginalizzate, paesi in via di sviluppo, aree rurali, donne e altri soggetti a rischio di esclusione socio economica.

Inoltre, al momento la Commissione Europea sta collaborando con l’OECD oper sviluppare un Quadro Europeo di competenze finaanziarie (Financial Competence Framework for the EU).

Educazione Finanziaria e Alfabetizzazione Digitale: L’approccio EntreCompClicca per leggere  

Il Quadro delle competenze imprenditoriali sviluppato dal JRC dell’Unione Europea indica la “Alfabetizzazione Finanziaria ed Economica” come una competenza a sé stante da sviluppare e rafforzare, migliorando lo spirito d’iniziativa e l’intraprendenza.

L’alfabetizzazione finanziaria ed economica appartiene alla seconda area formativa del Quadro, quella collegata alle RESOURCES, insieme a:

• Coscienza di sé e autoefficacia
• Motivazione e perseveranza
• Mobilitazione delle risorse
• Mobilitazione degli individui
 
Alfabetizzazione Finanziaria ed Economica Clicca per leggere  

La scelta della Commissione Europea di unire questa competenza alle altre elencate nella slide precedente è molto interessante: mentre le altre sono collegate alla mentalità e alle attitudini degli individui, la 2.4 è l’unica che prevede competenze tecniche.

Dal punto di vista della Commissione Europea, conoscere le basi di finanza e economia è una risorsa strategica al pari di essere motivati, concentrati e ispirati.

Questo è un elemento da tenere a mente quando ci si trova a fronteggiare una situazione difficile: la sfida è sia a livello mentale che a livello tecnico e settoriale.

Approfondimento Sezione 2.4 Clicca per leggere  

Il Quadro definisce la competenza come segue:

 

Competenza

Nota

Descrizione

2.4 Alfabetizzazione Economica e Finanziaria

Sviluppare conoscenze economiche e finanziarie

Stimare i costi del trasformare un’idea in un’attivita che crei valore
Pianificare, attuare e valutare decisioni finanziarie nel tempo
Gestire le finanze e accertarsi che l’attivita possa durare nel lungo termine

 

Analizzando la tabella della slide precedente, possiamo notare come il focus della competenza 2.4 sia tridimensionale:

  1. Bilancio e struttura dei costi
  2. Processo decisionale attento all’aspetto finanziario
  3. Sostenibilità operativa

In altre parole, l’EntreComp unisce nella stessa area formativa le aspirazioni imprenditoriali e la resilienza al profitto concreto e reale dell’idea: un ottimo spirito d’iniziativa e una forte motivazione possono portare ad un disastro economico se i numeri (ossia le finanze) non vengono valutati razionalmente…

Una buona idea non necessariamente è realizzabile a livello finanziario (ad esempio ha bisogno di investimenti troppo grandi o non ha margine di profitto). Mentre un’idea che genera profitto è sempre da sviluppare e portare avanti.

Educazione Finanziaria e Alfabetizzazione Gestionale: tematiche e sotto competenze Clicca per leggere  

Il Quadro EntreComp indica quattro tematiche collegate alla competenza n. 2.4 fondamentali alla comprensione delle basi dell’economia e della finanza:

• Comprendere concetti economici e finanziari
• Budget
• Trovare finanziamenti
• Comprendere le tassazioni

Per ognuna di queste tematiche gli utenti possono auto valutare il proprio livello di competenza utilizzando il modello di progressione in 8 livelli sviluppato dal Quadro e applicato generalmente ad ogni competenza.

Alfabetizzazione Economia e Finanziaria: Comprendere concetti economici e finanziariClicca per leggere  

Questa competenza consiste nell’apprendere le terminologie comuni utilizzate in ambito aziendale e gestionale:

• KPI
• Break even point
• Domanda, offerta e prezzo di mercato
• Azioni vs. obbligazioni
• Elasticità della domanda rispetto al prezzo
Economie di scala
• Economie di apprendimento
• Strategic Business Unit
• Strategia di diversificazione
• Catena del valore
• Eccetera.
Alfabetizzazione Economica e Finanziaria: BudgetClicca per leggere  

Saper fare il bilancio consiste nel saper prevedere quanta liquidità servirà per ogni categoria d’azione.

Ogni funzione necessita una determinata quantità di risorse economiche per essere realizzata: il budget finale assegnato a ogni funzione/processo/gruppo (in base alla categoria di appartenenza) sarà il risultato di valutazioni affidabili fondate su dati passati di riferimento. 

Un buon bilancio si ottiene con l’esperienza: acquisendo esperienza e esempi pratici gli imprenditori saranno poi più esperti e si orienteranno meglio nelle decisioni di budget future.

Esistono diversi metodi applicabili alla pianificazione del bilancio e alla previsione; verranno analizzati nella seconda parte di questo modulo.

Alfabetizzazione Finanziaria ed Economica: Trovare Finanziamenti Clicca per leggere  

… Ossia trovare persone disposte ad investire nell’idea dell’organizzazione/azienda in cambio di un tasso d’interesse.

La fonte “tradizionale” di finanziamento è la banca. Tuttavia, al giorno d’oggi, esiste un largo numero di investitori privati e pubblici che si occupano di finanziamenti:

• Super angels
• Angels
• Venture Capitalists
• Crowdfunding
• Opportunità di finanziamento Europee
o Fondi Strutturali
Programmi dell’UE

 

Per ulteriori informazioni si rimanda all’unità 2.

Alfabetizzazione Finanziaria ed Economica: Comprendere le TassazioniClicca per leggere  

Il Quadro definisce la comprensione delle tassazioni come segue:

Base

Intermedio

Avanzato

Esperto

Affidamento al supporto altrui

Costuire la propria indipendenza

Assumersi Responsabilità

Portare crescita ed innovazione

Sotto supervisione diretta

Con poco aiuto dagli altri, un po’ di autonomia ed insieme ai miei colleghi.

Da solo ed insieme ad I miei colleghi.

Parlando e condividendo alcune responsabilità.

Con un po di aiuto e insieme ad altri.

Assumendomi responsabilità per le decisioni prese e lavorando in team.

Assumermi responsabilità per contribuire allo sviluppo di un determinato settore.

Contribuire attivamente allo sviluppo di un determinato settore.

Scoprire

Esplorare

Sperimentare

Osare

Migliorare

Rafforzare

Espandere

Trasformare

Posso delineare lo scopo della tassazione.

Riesco a spiegare come la tassazione finanzi le attivita di un Paese e definire il suo ruolo nel fornire beni e servizi pubblici.

Posso definire a contabilità e le obbligazioni che devo rispettare per soddisfare I requisiti di tassazione necessari a svolgere la mia attività.

Posso stabilire come le mie decisioni finanziarie (investimenti, acquisti di beni eccetera) influiscono sulle mie tasse.

Posso prendere decisioni finanziarie basandomi sugli attuali schemi di tassazione.

Posso prendere decisioni finanziarie basate su schemi di tassazione di diversi Paesi e territori.

 

Gli strumenti per la Gestione Strategica in ambito ICH

Gli strumenti per la gestione strategica e aziendale: introduzione all’unitàClicca per leggere  

Durante questa unità verranno forniti agli utenti gli strumenti e i modelli necessari per elaborare strategie all’interno della propria organizzazione.

Gli strumenti che seguono rappresentano le basi dell’alfabetizzazione strategica, e supporteranno gli utenti in:

• Comprendere meglio le potenzialità concrete della propria attività
• Trovare nuove opportunità e modi per colmare i vuoti del mercato
Cercare di raggiungere il vantaggio competitive e prestazioni maggiori

 

Va tenuto a mente che questi strumenti non sono stati creati per un’industria o un settore specifico. Di conseguenza possono essere applicati al settore del Patrimonio Culturale Immateriale e ai mercato nei quali si opera normalmente.

Strutture di Modelli Aziendali (Business Model Canvas, BMC) Clicca per leggere  

 

Ad oggi il BMC è lo strumento favorito da imprenditori alle prime armi e imprenditori più navigati quando si tratta di inquadrare e concettualizzare la struttura aziendale della propria organizzazione.

Con il termine “modello aziendale” si indica il modo in cui l’azienda/organizzazione genera valore e insegue la sostenibilità economica.

Il modello BMC dovrebbe essere stampato e compilato dai partecipanti attraverso post-it, disegni, grafiche… tutto ciò che si pensa possa contribuire al raggiungimento dell’obiettivo finale. Solitamente è un’attivita che viene svolta in Gruppo ma non ha limiti: i partecipanti possono fare un brainstorming collettivo e cercare di identificare gli elementi chiave che costituiscono il modello aziendale.

Il BMC include nove gruppi di risorse ai quali gli elementi chiave potrebbero fare riferimento. Non ha una struttura standard: gli utenti possono procedere come meglio credono nel riempire il modello. Tuttavia, la prossima slide mostra un tentativo di definizione di line guida per la compilazione.

 

1. Partner Principali

 

Chi sono i partner principali?

 

Chi sono i fornitori principali?

 

Quali risorse fondamentali si comprano dai partner?

 

Quali azioni fondamentali svolgono i partner?

2. Attività Principali

 

Quali attivita fondamentali richiede la proposta di valore?

 

Quali sono I canali di distribuzione?

 

Che relazione si ha con I clienti?

 

Come sono I flussi di entrate?

3. Risorse Principali

 

Quali risorsfondamentali richiede la proposta di valore?

4. Proposta di valore

 

Che valore aggiunto si offre ai consumatori?

 

Quale problema del consumatore si sta cercando di risolvere?

 

Quali gruppi di prodotti/servizi si offre a ogni segmento di clientela?

 

Quali necessità del consumatore si sta soddisfacendo?

 

5. Relazione col cliente

 

Quale relazione si aspetta dall’attivita ognuno dei segmenti di clientela?

 

Che relazione c’è?

 

Come vengono integrati nel modello aziendale?

 

Quanto costano/potrebbero costare? 

6. Segmenti di clientela

 

Per chi si sta creando valore?

 

Chi sono i clienti più importanti?

7. Canali

 

Attraverso quali canali i segmenti di clientela vogliono essere raggiunti?

 

Come si cercherà di farlo?

 

Come integrare i propri canali?

 

Quali sono quelli col miglior rapporto qualità prezzo?

8. Struttura dei Costi

 

Quali sono i costi più importanti?

 

Quali risorse e attività sono più dispendiose?

9. Flussi di entrate

 

Quanto sono disposti a pagare i clienti?

 

Quanto vorrebbero pagare?

 

Bilancio e struttura dei costi Clicca per leggere  

Riprendiamo in questa sezione la tematica del Bilancio nel Quadro EntreComp, per presentare le metodologie più comuni volte a  strutturare I costi e stabilire il bilancio:

• ANALOGICO: analisi comparativa con esperienze passate simili.
• PARAMETRICO: ricalcolare dati passati sulla base delle circostanze correnti.
• TOP-DOWN: partendo dal totale, stabilire il budget per ogni categoria.
• BOTTOM-UP: dal budget stabilito per ogni categoria, generare il budget totale e discuterlo.
 

Esiste un metodo per fissare il bilancio migliore degli altri? No.

La metodologia varia in base al contesto – ad esempio se abbiamo a nostra disposizione dati ed informazioni passate sicuramente utilizzeremo il metodo ANALOGICO:

In generale, lo stanziamento del bilancio dovrebbe seguire tre criteri guida:

• Coerenza
• Impatto
• Sostenibilità

In altre parole, deve rispondere alla domanda:  il budget stanziato è coerente con le risorse assorbite dal compito/Processo/Gruppo di lavoro ecc?

Catena del Valore di Porter Clicca per leggere  

Fonte: Michael E. Porter, Competitive Advantage, 1985, p.87

 

Un altro modello utile a definire il valore di un’azienda è la cosiddetta Value Chain. Secondo questo modello, l’organizzazione consiste in un processo di attività in corso che trasformano materie prime in prodotti e servizi finali per i consumatori.

Le attivita aziendali sono divise in due categorie:

Attività Primarie: quelle che contribuiscono direttamente alla creazione di prodotti/servizi (output).
Attività di Supporto: quelle che servono a processare gli input, e senza le quali le attivita primarie non potrebbero generare gli output.
Le Cinque Forze di Porter Clicca per leggere  

Fonte: Michael E. Porter, “How Competitive Forces Shape Strategy”, Harvard Business Review, May 1979 (Vol. 57, No. 2), pp. 137–145.

 

 

Michael Porter è il fautore anche di un’altra pietra miliare della gestione aziendale strategica.

Il modello delle cinque forze rappresenta un quadro utile ad analizzare e stabilire le dinamiche di competizione all’interno di un determinato settore/campo. Comprende cinque variabili (“forze”) che vanno a costituire le sfide competitive da affrontare per ogni azienda:

1. Nuovi concorrenti
2. Potere di negoziazione dei fornitori
3. Potere di negoziazione degli acquirenti
4. Prodotti (o servizi) sostitutivi
5. I competitor stessi

Per ulteriori dettagli, si rimanda a: How Competitive Forces Shape Strategy, HBR,  Michael E. Porter.

Nuove forze all’orizzonte: Integrare il modello PorterClicca per leggere  

Altri autori hanno integrato al modello Porter il loro contributo e identificato altre fonti utilizzabili per migliorare il potenziale competitivo di un’azienda:

• Tasso di crescita aziendale. Le aziende che crescono velocemente accelerano le dinamiche competitive e attraggono più investimenti.
• Tecnologia e innovazione. Le nuove tecnologie cercano di migliorare i margini di competizione (ad esempio miglio esperienza d’acquisto, miglior fruibilità del prodotto, ma anche semplicemente più efficienza = riduzione dei costi = margini di profitto più alti).
 • Governo. Una forza indipendente che può influenzare il corso del vantaggio competitivo di molte industrie (difesa, salute, energia, eccetera).
• Prodotti e servizi complementari. Se tutta l’azienda automobilistica diventasse elettrica, cosa accadrebbe alle compagnie petrolifere?
Il ciclo DEMING Clicca per leggere  

 

Deming, W.E., 1950. Elementary Principles of the Statistical Control of Quality, JUSE.

 

 

Leggendo un manuale di gestione, si incappa molto facilmente in termini quali Lean Manufacturing, Total Quality Management (TQM), Just In Time (JIT): metodi di revisione applicati nelle industrie giapponesi a partire dalla seconda metà dell’ultimo secolo.

In realtà tutti questi metodi si ispirano ad un autore americano, W. Edwards Deming, che venne a contatto con le industrie giapponesi dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Ad oggi, il ciclo DEMING resta uno degli strumenti più consolidate ed affidabili per valutare i processi gestionali e la loro conformità agli standard di monitoraggio interno.

Il modello si è diffuso ampiamente grazie alla sua facilità di utilizzo e linearità.


Procedi con la valutazione!

Case study collegato:

- SUCCEED (StimUlate finanCial eduCation to foster EntrEpreneurship and Development)

- Modelli finanziari e di previsione per imprenditori




Descrizione:

Migliore comprensione e familiarità con letteratura gestionale affidabile.


Parole chiave

Educazione, Formazione, Economia, Gestione, Comunicazione.


Obiettivi:

Aiuta gli utenti a:
• Avvicinarsi all’alfabetizzazione gestionale dal punto di vista EntreComp
• Verificare i propri progressi nell’alfabetizzazione digitale
• Sfruttare nuovi strumenti, tecniche e metodologie per la gestione strategica


Bibliografia


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