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Interagire attraverso le tecnologie digitali: comunicazione e collaborazione


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Obiettivi

ObiettiviClicca per leggere  

  • Familiarizzare con il quadro europeo delle competenze digitali: La prima unità permette di familiarizzare con il Quadro DigComp e il modello ufficiale UE per la formazione in ambito IT.
  • Comprendere i fondamenti della cooperazione e collaborazione negli ambienti IT: Il pilastro della cooperazione e collaborazione del Quadro DigComp offre le competenze necessarie ad ottenere una cooperazione efficace negli ambienti digitali.
  • Acquisire nuove buone pratiche per la gestione dei team e per il coinvolgimento degli azionisti in contesti virtuali: Il modulo offer esempi di buone pratiche per ottenere una comunicazione efficace con gli agenti esterni, gli investitori e i membri del team.
Breve introduzione a DigComp 2.1

DigComp 2.1: Quali opportunità da sfruttare?Clicca per leggere  

Questa sezione si concentra sull’interazione attraverso le tecnologie digitali, un’area formativa emersa di recente e particolarmente importante perché la prima applicazione del ciclo NICHE ha mostrato dei gap formativi importanti in questa competenza.

Il web è pieno di materiale che spiega come utilizzare al meglio gli strumenti digitali per comunicare e collaborare. Tuttavia in questo modulo la fonte primaria di riferimento sarà l’ultima versione del Quadro delle competenze digitali per I cittadini pubblicato dal centro di ricerca della Commissione Europea nel 2016.

Nello specifico, si analizzerà l’area di competenza numero 2, Comunicazione e Collaborazione, dalla quale ha inizio l’interazione attraverso le tecnologie digitali.

Il Quadro europeo ufficiale per la formazione sulle competenze digitali Clicca per leggere  

Il primo Quadro DigComp fu pubblicato nel 2013. l’ultima versione disponibile è il DigComp 2.1, ma verrà presto sostituito dal DigComp 2.2 (dal 2022).

Il DigComp 2.1 include ventuno competenze digitali divise in cinque aree formative.

Per ognuna di esse, è disponibile un modello di competenza ad otto livelli che gli studenti o insegnanti possono utilizzare per monitorare i progressi nel migliorare in queste aree.

La Bibliografia estesa di DigCompClicca per leggere  

Ad oggi, tra la pubblicazione ufficiale di DigComp 2.1 e il rilascio della versione 2.2, la bibliografia DigComp è stata ampliata dalla Commissione Europea con le seguenti risorse:

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Il Pilastro della Comunicazione e Collaborazione

L’area formativa numero 2 DigCompClicca per leggere  

Nell’unità 1 sono stati presentati il background e le caratteristiche generali del Quadro DigComp in modo da rendere più conmprensibili le informazioni che verranno fornite nelle prossime slides.

Il pilastro della comunicazione e collaborazione è diviso nelle seguenti competenze:

 

2. Comunicazione e Collaborazione

2.1 Interagire attraverso tecnologie digitali

2.2 Condividere attraverso tecnologie digitali

2.3 Impegnarsi civilmente attraverso le tecnologie digitali

2.4 Collaborare attraverso le tecnologie digitali

2.5 Netiquette

2.6 Gestire l’identità digitale

 

Fonte: DigComp 2.1, pagina 11

 

Le competenze 2.1 DigCompClicca per leggere  

Tutte le competenze esposte nella tabella precedente sono strettamente collegate tra loro:

Condividere, coinvolgere e collaborare non sarebbe possibile senza prima interagire attraverso le tecnologie digitali
La netiquette aiuta a gestire (e definire) la propria identità digitale
• E via dicendo.

In altre parole, tra queste competenze non c’è un ordine gerarchico preciso, bensì sono collegate tra loro: migliorare una di queste competenze comporta una maggiore abilità anche nelle altre.

In merito alle competenze sviluppate, il DigComp 2.1 propone un modello progressivo utile a definire il livello di conoscenza sviluppato dagli individui.

Interagire attraverso le tecnologie digitaliClicca per leggere  
Buone pratiche per l’interazione attraverso gli strumenti digitali

Risorse e consigli per interagire attraverso la tecnologia digitale Clicca per leggere  

Come prima cosa è fondamentale capire chi è il target di riferimento dell’azienda, ossia a chi ci stiamo rivolgendo e per quale motivo.

Un’interazione guidata dai dati necessita delle competenze utili a decodificare le informazioni, oltre ad essere in grado di navigare nel digitale e orientare di conseguenza la visione a lungo termine della compagnia.

Le funzioni aziendali più importanti al giorno d’oggi si basano tutte sui dati: finanza, vendite ed investimenti fanno affidamento a scambi comunicativi online, statistiche, parametri… tutti elementi che permettono di definire la performance dell’organizzazione e come il suo valore viene percepito tra i (potenziali) clienti.

 

Per esempio, nel branding:

La tabella di marcia delle interazioni online con il pubblico esternoClicca per leggere  

 

Sui target...

S’intende Gruppo di Interesse (investitotri) l’insieme di attori sociali ed economici che:

• Potrebbero essere influenzati dale attivita aziendali;
Potrebbero avere un’influenza e/o un interesse in attivita aziendali. 
 
 
…uno strumento di monitoraggio
 

Mantenere traccia dei progressi che si fanno nella comunicazione e nell’interazione con ognuna delle categorie di investitori: qual è il livello di interesse corrente (C) e come si posiziona rispetto al livello di coinvolgimento desiderato (D)?

 

Sull’audience

 

Sull’audience…e l’omogeneità dei canali

 

Stile di vita, casa o cibo Facebook, Pinterest, Instagram
Aziende IT o industrie LinkedIn e Twitter
Pubblicazione di video YouTube, Facebook, Instagram
Pubblicazione di sondaggi
Facebook, Twitter, Instagram
Foto Instagram e Pinterest
Studi o opinion Facebook e LinkedIn
Immagini e citazioni Facebook e Instagram
Infografiche Pinterest
Collage fotografici Pinterest
 
Interagire e comunicare attraverso la tecnologiaClicca per leggere  

Comunicazione interna

 

Comunicazione esterna

 

Social Media, Internet, Mass Media

 

Eventi, conferenze, seminari. Media specializzati (stampa)

 

Formazione, E-mail dirette e comunicazione mirata (newsletter)

 

Relazioni

 

Emails + meeting + telcom.


Email personali + meeting individuali + telcom informale.

Le conseguenze di interazioni malriusciteClicca per leggere  

Comunicazioni malriuscite nel team

Comunicazioni malriuscite con gli investitori

• Incomprensioni in merito agli obiettivi del Progetto
• Mancanza di coinvolgimento nel Progetto
Saltare le scadenze e avere conflitti tra membri del team
• Incomprensioni in merito alle aspettative degli investitori su ciò che viene considerate successo del Progetto
Membri del team che si muovono verso latre direzioni individualmente
Conflitti tra il team del Progetto e gli investitori, o tra gli investitori stessi
• Minor produttività nel Progetto che comporta tempistiche maggiori e spese fuori bidget
• Processi fallimentari
• Mancanza di impegno da parte dei membri del team nel finire il proprio compito nel Progetto.

 

• Investitori che agiscono attivamente per far fallire il Progetto
L’interazione online: sservazioni finali sulla netiquette Clicca per leggere  

1. Scrivere e ricevere e-mail è diventata parte integrante della nostra quotidianità. Vanno seguite alcune regole specifiche che permettono di essere chiari ed efficienti.
2. Definire un oggetto chiaro: accertarsi che sia semplice, specifico ma che catturi l’attenzione.
3. Iniziare la propria e-mail con I saluti.
4. Essere chiari e concise: non far perdere tempo agli altri! Passiamo in media 13 ore alla settimana o il 28% delle ore lavorative settimanali a gestire le e-mail (McKinsey).
5. Informale o formale: scegliere lo stile comunicativo in base al destinatario.
6. Usare (se necessario) gli allegati, spiegare cosa contengono e il formato file.
7. Non cercare di evitare di comunicare cattive notizie: cercare di proporre soluzioni dopo aver esposto il problema.
8. Scrivere una chiusura: scegliere la frase più appropriata da inserire prima del nome.
9. Prima di inviare, rileggere: molti errori o errori di battitura possono essere evitati semplicemente rileggendo con un o’ di attenzione il testo.

 

 

 
Un’e-mail fatta male...

…VS una buona e-mail

 

EXTRA

Come combinare imprenditorialità e patrimonio culturale? Stabilendo un’identità digitale.Clicca per leggere  

Le seguenti slide introducono un esempio di buona pratica che dimostra come gli imprenditori e le organizzazioni che operano nel settore del patrimonio culturale possono formulare e realizzare le loro strategie di comunicazione online generando la propria identità digitale, al fine di valorizzare al meglio ciò che hanno da offrire ed I propri valori – ispirati dalla promozione e salvaguardia del patrimonio culturale immateriale.

 

Gli agriturismi in Europa rappresentano un’importante industria con un grandissimo potenziale dal punto di vista di promozione della cultura locale e delle tradizioni agro-alimentare.

La loro comunicazione online solitamente attrae la maggior parte degli utenti online e fa leva sulla promozione sofisticata di “esperienze coinvolgenti”, piuttosto che dei loro prodotti o servizi. 

 

Estetica semplice, pulita e user-friendly

Il sito web di Madonna degli Angeli svolge queste funioni: l’aspetto delle pagine accoglie gli utenti con un layout intuitive e caloroso.

Sin dai primi sguardi, gli utenti possono avere accesso a tutte le informazioni di cui hanno bisogno: a partire dai servizi offerti fino all’ambiente che si trova intorno.

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La formula dell’”esperienza” Clicca per leggere  

Come molte altre organizzazioni che operano nel settore del patrimonio culturale, gli agriturismi non si limitano alla concezione di località turistica, ma vogliono rappresentare un ambiente suggestivo e accogliente, incastonato nel panorama locale che contribuisce a formare la loro identità tradizionale, permettendo a chi li visita di riposarsi dal caos cittadino.

La comunicazione online in questo caso sfrutta l’offerta di un “senso di pace” spesso ricercato da coloro che provengono da ambienti caotici come le grandi città, alienati da ritmi stressanti scanditi da traffico, incontri e appuntamenti lavorativi.

 

La forza dello storytelling

Per ottenere recensioni positive e fidelizzazione dei clienti, il ruolo di mediatore culturale svolto dal possessore dell’attivita è fondamentale. Egli è una persona capace di empatizzare con gli ospiti, e di raccontare in maniera efficace la storia dell’agriturismo e di coloro che partecipano ogni giorno alle sue attività.

La fase di alloggio è sempre contestualizzata al territorio, per creare una sorta di “brand” che li veda come un ente unico.

I viaggiatori possono usufruire di vari itinerari, il che crea un valore aggiunto per la struttura, in quanto stimola I visitatori a fermarsi per qualche giorno in più e non semplicemente per un weekend.

 

Per concludere

Per gli agriturismi, ma anche per le attivita in ambito ICH in generale, è di uso comune generare un network locale di investitori e operatori settoriali che promuovano il servizio e lo supportino.

Se l’obiettivo è quello di offrire al cliente un’esperienza, essa deve essere il più inclusiva e diversificata possibile, valorizzando ciò che il territorio può offrire e raccontando le tradizioni locali.

In questo modo, le attivita ICH possono contribuire a generare un ciclo economico dal quale tutta la comunità locale può trarre beneficio: attività, persone e via dicendo.

 


Procedi con la valutazione!

Case study collegato:

- Madonna degli Angeli




Descrizione:

Migliorare le competenze in ambito IT, in particolare strumenti e sistemi volti all’identificazione di azionisti e al loro coinvolgimento in ambito digitale.


Parole chiave

Competenze digitali, comunicazione, collaborazione, DigComp, ICT, coinvolgimento degli azionisti.


Obiettivi:

• Familiarizzare con il quadro europeo delle competenze digitali.
• Comprendere i fondamenti della cooperazione e collaborazione negli ambienti IT.
• Acquisire nuove buone pratiche per la gestione dei team e per il coinvolgimento degli azionisti in contesti virtuali.


Bibliografia


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